Il Natale mi fa stare male, c’è qualcosa che non va in me?? – La Gazzetta del Mezzogiorno

MALINCONICO NATALE

 

Arriva Dicembre e porta insieme a sé una marea di lucine sfavillanti, decorazioni e alberi addobbati, Babbi Natale tuttofare con i loro aiutanti, canzoncine natalizie ad ogni angolo della città, mercatini di natale, vetrine piene zeppe di qualsiasi cosa tu abbia potuto desiderare o immaginare e ancora panettoni, pandori, cibo a volontà, riunioni di famiglia e infinite giocate a carte. Tutto questo crea quello che tutti conosciamo come il “magico” periodo di Natale, e per qualcuno magico lo è davvero! Alcuni aspettano con trepidazione Dicembre per poter iniziare il countdown verso il giorno più gioioso dell’anno, con indosso magari un mega maglione natalizio e gli occhi che brillano come le lucine esterne. Ma è davvero per tutti così? No, non sempre. Ci sono persone per cui il Natale non è così luminoso e magico, ma porta invece uno strano velo di malinconia, di tristezza, di apatia, di vuoto che sembra stridere con il tipico “spirito del Natale” ed è a questo punto che ci si chiede: “com’è possibile che gli altri sono così allegri e spensierati e io invece vorrei solo che tutto questo finisca al più presto?”

Oggi sappiamo non solo che è possibile, ma anche che questo fenomeno è tanto diffuso da avere un nome tutto suo: “Christmas Blues”. Con questo simpatico nomignolo si indica una malinconia mista ad ansia che può rendere più tristi e apatici del solito proprio durante il periodo natalizio e può portare con sé insonnia, stress, crisi di pianto, pensieri negativi e aumento dell’irritabilità. Vari studi negli ultimi anni si sono interessati al Christmas Blues ed hanno riscontrato che durante le feste natalizie aumenta l’utilizzo di servizi di pronto soccorso per abuso di sostanze, per ansia e malessere generale. Questo significa che chi è più malinconico a Natale è spacciato? ASSOLUTAMENTE NO.

La prima notizia positiva rispetto a ciò, è che non sei solo. Guardandoci intorno può sembrare di essere l’unico/a a vivere queste emozioni e sensazioni negative, invece le ricerche rivelano che sono molte le persone a vivere il Christmas Blues. La seconda notizia positiva è che la tristezza e il senso di vuoto tipico di questo fenomeno scompaiono automaticamente subito le feste con la ripresa della vita quotidiana.

 

Cerchiamo di capire come mai questo periodo di feste può portare tanta malinconia.

  • Un particolare evento doloroso: la generale euforia che caratterizza questo periodo dell’anno, potrebbe stridere con lo stato d’animo di chi ha subito da poco una perdita o collega a questo periodo dell’anno un evento particolarmente doloroso. È più facile e più frequente durante le festività che il nostro pensiero vada a quelle persone che non ci sono più e con cui probabilmente condividevamo felici momenti di festa. Oppure potranno sembrare più intrusivi i pensieri legati alla fine di una relazione. Anche la rottura di una relazione rappresenta un lutto, con tutte le conseguenze e i cambiamenti che comporta. Possiamo sentire aumentare il nostro senso di solitudine, e sentire con maggiore intensità la mancanza di affetti importanti. Plausibilmente se questi pensieri occupano la nostra mente non sarà tanto facile indossare lo spirito del Natale e girovagare in città in cerca dei più bei regali.

 

COSA POSSIAMO FARE àImparare ad accettare ed  accogliere le nostre emozioni: il fatto che in un clima festoso ci si senta tristi o malinconici non significa che siamo “sbagliati” o che ci dobbiamo sforzare per uniformarci al contesto. Se ci sentiamo tristi e svogliati è giusto che rispettiamo questo nostro stato d’animo, senza affannarci per sembrare felici, e questo ridurrà anche il nostro senso di stress. Probabilmente il prossimo anno avrò più voglia di festeggiare, l’anno dopo ancora ne avrò di meno, l’importante è sapersi ascoltare.

 

  • Sentirsi in dovere di festeggiare come gli altri: il Natale è una tradizione, e il termine tradizione implica zero riflessione e nessuna possibilità di rifiuto, in altre parole: accettazione assoluta di determinate abitudini. Ci sentiamo quindi in dovere di partecipare a tutte le attività, le riunioni con amici e familiari e le tradizioni, senza ancora una volta rispettare quello che realmente ci andrebbe di fare.

 

COSA POSSIAMO FARE à applichiamo la filosofia delle “slow holidays”. Se il nostro desiderio è quello di riposarci, rilassarci e ritrovare la tranquillità lontano da feste spumeggianti e rumorose, dobbiamo poterlo condividere con i nostri cari e assecondare questi nostri bisogni. Possiamo scegliere di rimanere in casa ad ascoltare buona musica, o leggere un libro, piuttosto che uscire e fare una lunga passeggiata nella natura.

 

  • La corsa all’acquisto dei regali, spesso priva di sentimento e percepita da molti come un obbligo, diventa una sofferenza da cui è difficile sottrarsi e che aggrava il nostro livello di stress.

 

COSA POSSIAMO FARE à Cercate di stare insieme alle persone a cui tenete realmente, fate un piccolo gesto gentile nei loro confronti, fateli sentire amati  ed apprezzati così come vorreste esserlo voi. Un’altra possibilità che può farci vivere il senso di solidarietà del Natale ma senza sentirci obbligati a spendere soldi per regali spesso inutili può essere quello di prestare il proprio aiuto presso un’associazione o un’organizzazione che si occupa di persone meno fortunate inoltre essere utili ad altri ci aiuterà a distogliere tutta l’attenzione dai nostri problemi personali e a sperimentare nuove emozioni positive.

 

  • Il momento del bilancio e dei nuovi propositi: ricordiamoci che queste festività ci traghettano verso la conclusione dell’anno vecchio ci portano a fare i conti con gli obiettivi che siamo riusciti a raggiungere, con quelli che invece sono rimasti ancora irrealizzati e magari creano un senso di frustrazione. Fare il bilancio di un anno che ormai sta per concludersi vuol dire guardarsi indietro e in base a quello che si trova potersi dire “Dai sei stato in gamba!” oppure “Potevi fare di più”; e spesso non siamo così benevoli e clementi con noi stessi, ma tendiamo a guardare di quello che non siamo riusciti a raggiungere e quello che ci manca. L’anno passato potrebbe essere stato un vero anno davvero sfortunato o particolarmente difficile per svariati motivi, e questo potrebbe aumentare il senso di frustrazione e diminuire la nostra autostima.

 

COSA POSSIAMO FARE à Dovremmo cercare di guardarci in maniera più amorevole, consapevoli che non sempre la vita è semplice e a volte è più grande di noi, e che probabilmente se non siamo riusciti a raggiungere qualcosa è perché abbiamo chiesto troppo a noi stessi. Possiamo provare a riprogrammare i nuovi obiettivi e i nuovi propositi per il nuovo anno ridimensionando le aspettative su una base più razionale. Questo ci consentirà di vedere la situazione più positivamente e di riattivarci per raggiungere quei risultati.

 

  • Cambio di abitudini quotidiane: la pausa dal lavoro, ci regala molto tempo libero da dedicare alle elucubrazioni mentali, portando a far riemergere problematiche e preoccupazioni che quotidianamente riusciamo a tener lontano svolgendo i nostri mille impegni. Questo può generare una forte ansia e paura per il futuro.

 

COSA POSSIAMO FARE à Aprirci agli altri, condividere le proprie titubanze con le persone care, accettare se stessi e i propri limiti, e soprattutto non nutrire aspettative troppo elevate per il periodo natalizio: non rivoluzionerà per nulla la vostra vita ma potrebbe aiutarvi a staccare un attimo. Condividere le nostre preoccupazioni e il nostro stato d’animo con le persone fidate ci permetterà di sperimentare la condivisione, di ridurre il senso di solitudine e di sopraffazione e di sviluppare resilienza.

 

In conclusione l’importante è ascoltarsi, rispettare il modo in cui ci si sente e non forzarsi a vivere questi giorni in maniera che non sentiamo autentica per noi. Nel caso in cui il senso di tristezza, ansia e vuoto persistano e si acutizzino anche dopo le festività sarebbe indicato contattare un professionista per capire l’origine di questo malessere.